In qualità di Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, desidero esprimere le mie più sincere congratulazioni al sindaco di Crispiano, Luca Lopomo, agli organizzatori e alle protagoniste dell’iniziativa che, anche quest’anno, ha celebrato il “Giorno della Memoria” a Taranto con un evento che ha toccato il cuore e l’anima della comunità. Lo spettacolo “Dal filo spinato all’Eternità”, andato in scena il 25 gennaio al Teatro Tarentum di Taranto, è stato un momento di profonda riflessione e intensa umanità, un tributo emozionante alla memoria delle vittime dell’Olocausto, raccontato attraverso gli occhi e le voci di donne straordinarie.

Questa iniziativa, che ha visto il coinvolgimento attivo della comunità femminile di Crispiano, non solo rispecchia ma incarna i più alti valori civici e repubblicani sui quali si fonda la nostra società. Il lavoro di sensibilizzazione portato avanti con passione e impegno dalle organizzatrici rappresenta un esempio luminoso di come la cultura possa essere uno strumento potente di educazione civica e memoria storica, capace di trasmettere alle nuove generazioni il ricordo di quegli orrori affinché non vengano mai dimenticati.

“Dal filo spinato all’Eternità” è una rappresentazione che ha saputo raccontare con delicatezza e forza il dramma dell’Olocausto, mettendo al centro le storie di madri, figlie, sorelle, mogli e amiche. Le protagoniste di questa performance non sono attrici professioniste, ma donne vere, cittadine che, attraverso il loro impegno, portano in scena la memoria e il dolore del passato per educare il presente e le future generazioni. Le loro interpretazioni sono impregnate di un’autenticità che va oltre la mera rappresentazione, trasformandosi in un messaggio di speranza, solidarietà e impegno civico.

La sinergia tra l’associazione “Cè Ttèatre” di Crispiano, i Comuni di Taranto e Crispiano, l’Assessorato alla Cultura e la Direzione del Teatro Tarentum ha reso possibile questo evento straordinario, che ha visto la partecipazione di donne provenienti da diverse categorie sociali, tutte unite dalla stessa passione per il ricordo e per la diffusione di valori fondamentali come il rispetto, la dignità e la solidarietà. Il lavoro dei registi Martina Lacatena e Luciano De Leonardis, insieme alla coreografa Concetta Vitale, ha saputo unire in modo mirabile arte e didattica, creando una rappresentazione che ha toccato profondamente il cuore di chi l’ha vissuta.

Il coinvolgimento della comunità crispianese in questo progetto non è solo un atto di commemorazione, ma anche un atto di resistenza culturale, capace di sfidare il tempo e lo spazio per mantenere viva la memoria storica di uno degli episodi più oscuri della nostra storia. Si tratta di un gesto di grande responsabilità che va condiviso, celebrato e, soprattutto, trasmesso alle generazioni future come monito affinché simili tragedie non accadano mai più.

Per questo, a nome della Fondazione Insigniti OMRI, desidero esprimere i miei più sentiti complimenti a tutte le persone coinvolte in questa splendida iniziativa. Il loro impegno rappresenta una testimonianza di quella sensibilità civica che è alla base di una comunità consapevole delle proprie radici e della propria storia.

Concludo, quindi, con un sentito ‘grazie’ a tutte le donne e gli uomini che hanno reso possibile questa meravigliosa iniziativa, comprese le bravissime protagoniste delle scene: Antonietta Greco, Carmen Lacatena, Cristina Carnazza, Doretta Fedele, Dora Fedele, Francesca Internò, Gaia Fumarola, Gabriella Bonino, Gianvito Liuzzi, Giulia Capuzzimati, Giovanna Luccarelli, Graziana Stallo, Laura Tagliente, Liliana Serio, Lorenzo Marangi, Maria Rosaria Carbotti, Marina Torsello, Nada Scatigna, Rebecca Musarò, Rosa Colucci, Sofia Annese, Tiziana Del Giudice, Valeria Scialpi, Valentina Caramia. La memoria vive anche attraverso di loro.

Francesco Tagliente

Presidente della Fondazione Insigniti OMRI