Mi fa piacere condividere un video realizzato per introdurre una serata di “Palla lunga e raccontare” – Storie di sport a cura del giornalista Raffaele Tomelleri, dedicato a Massimo Castellani, membro della Fondazione Insigniti OMRI, un benemerito dello sport e della Repubblica che ha saputo coniugare con straordinaria efficacia la sua carriera sportiva e quella professionale, diventando Vicedirettore del N.O.C.S. (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) della Polizia di Stato, un esempio concreto di come lo sport possa essere un potente ascensore professionale.
Veronese, 63 anni, Castellani è stato un atleta che ha lasciato il segno non solo nel mondo dello sport, ma anche nell’ambito della sicurezza e delle forze dell’ordine. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, con una tesi in Diritto Penale, e specializzato in Scienze Criminologiche, ha saputo combinare la sua passione per lo sport con la sua vocazione alla sicurezza, raggiungendo posizioni di altissimo livello nelle forze di polizia e contribuendo in modo determinante alla protezione della società.
Il suo cammino sportivo inizia nei primi anni ’70, quando si afferma come tuffatore, allenato dal maestro Sergio Sevalié. Con un impegno instancabile, Castellani conquista 23 titoli di Campione Italiano nei tuffi dal trampolino, oltre a medaglie d’oro e d’argento ai Giochi del Mediterraneo (1983 a Casablanca: oro nel trampolino e argento nella piattaforma, e argento a Latakja nel 1985). Ha anche conquistato due medaglie alla Coppa Europa (argento nel 1980 a Wishaw e bronzo nel 1983 a Brno) e ha preso parte alle Olimpiadi di Seoul 1988, dove si è classificato tredicesimo nel trampolino 3 metri.
Parallelamente alla carriera sportiva, Massimo Castellani intraprende nel 1980 la sua carriera nelle forze di polizia, entrando nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza. Nel 1991 diventa Funzionario della Polizia di Stato e dal 1994 ricopre ruoli di leadership, tra cui quello di Vice Direttore del N.O.C.S., un reparto speciale altamente qualificato e addestrato per operazioni ad alto rischio, come il contrasto al terrorismo, il salvataggio di ostaggi e l’intervento in situazioni di emergenza internazionale.
Nel corso della sua carriera ha contribuito alla gestione della sicurezza in eventi di portata mondiale, come il Giubileo 2000, il G8 di Genova, le Olimpiadi Invernali di Torino e i funerali di Papa Giovanni Paolo II. Grazie alle sue capacità e alla sua esperienza, ha ottenuto riconoscimenti importanti, tra cui il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e la Medaglia d’Oro al Merito di Servizio per il suo impegno nel garantire la sicurezza del nostro Paese.
Oltre alla sua carriera nelle forze dell’ordine, Massimo Castellani è anche un autore. Ha scritto due libri: “In Polizia per Sport” (Il Rio Editore, 2019) e “Nel nome del padre” (Edizioni Zerotre, 2021). Collabora inoltre con la rivista di letteratura sportiva “La Coda del Drago”, diretta da Adalberto Scemma.
La carriera di Massimo Castellani rappresenta un esempio straordinario di come determinazione, sacrificio e passione possano non solo portare a successi sportivi, ma anche aprire porte in ambito professionale, offrendo l’opportunità di contribuire attivamente al bene comune. Il suo percorso dimostra chiaramente che lo sport non solo è un’opportunità di crescita individuale, ma può trasformarsi anche in una via per l’integrazione sociale, promuovendo valori come l’impegno, la lealtà e la giustizia.
Massimo Castellani incarna la forza trasformativa dello sport, che può davvero essere un potente strumento di cambiamento e di elevazione sociale.