In questo momento cruciale per la pace mondiale, segnato dagli scenari di guerra, la Fondazione OMRI intende partecipare con profonda convinzione alle celebrazioni della Giornata Internazionale delle Nazioni Unite 2024. È un’occasione preziosa per riaffermare quanto sia profondo il legame tra le finalità statutarie della nostra Fondazione e il tema di questa giornata.
La Fondazione OMRI si dedica alla promozione dei valori di solidarietà, coesione sociale e difesa dei diritti umani, principi fondanti per una società pacifica e inclusiva. Il nostro impegno è volto a costruire ponti tra persone e comunità, superando barriere culturali, sociali e professionali. Crediamo fermamente che solo attraverso il rispetto reciproco e la tutela della dignità umana possiamo creare una comunità globale davvero giusta.
Oggi, questo evento rappresenta un’opportunità per riaffermare il nostro impegno verso questi obiettivi, in linea con i valori promossi dalle Nazioni Unite. Il tema della giornata ci invita a riflettere sulla responsabilità individuale nel promuovere la pace e l’inclusione, ricordandoci che ogni nostra azione può fare la differenza.
Mentre celebriamo, però, non possiamo ignorare i conflitti che devastano il mondo in questo momento. La guerra in Ucraina, le tensioni in Israele e nel Medio Oriente, e altre crisi in corso, distruggono milioni di vite, spezzano famiglie, causano sofferenze indicibili e minano la stabilità globale. Si tratta di drammi umani che toccano profondamente la coscienza di ciascuno di noi. In un mondo che possiede le risorse e gli strumenti per prevenire tali tragedie, la loro persistenza rappresenta un fallimento collettivo che non possiamo permetterci di ignorare.
Le Nazioni Unite, nate dalla speranza di un futuro senza guerre, devono continuare a essere un faro di speranza e riconciliazione. Ma per essere efficaci, necessitano del nostro sostegno e del nostro impegno. La pace e l’inclusione, come ci ricorda il tema di oggi, cominciano con noi, con le nostre scelte quotidiane e con l’impegno a costruire ponti anziché erigere barriere.
Come comunità internazionale, abbiamo il dovere di intensificare gli sforzi per promuovere il dialogo, proteggere i civili e garantire il rispetto dei diritti umani in queste aree di conflitto. È essenziale agire collettivamente per fermare le atrocità, prevenire genocidi e promuovere soluzioni diplomatiche che portino a una pace duratura. Ciò richiede anche un coraggioso ripensamento delle strutture di sicurezza internazionale, affinché siano più efficaci, inclusive e giuste.
La Fondazione OMRI è consapevole che questi valori, sebbene universali, richiedono un impegno costante e concreto. Pertanto, continueremo a lavorare in partnership con altre istituzioni e organizzazioni, nazionali e internazionali, per promuovere la giustizia sociale, la legalità e l’inclusione, e per affrontare le sfide globali in modo coordinato.
In questo giorno così significativo, rinnovo il mio impegno, come Presidente della Fondazione OMRI e come cittadino del mondo, a fare la mia parte. Tuttavia, questo impegno non può essere solo individuale. Ognuno di noi, nei propri ruoli e nelle proprie comunità, può e deve contribuire a costruire un futuro di pace e inclusione. Questo è il senso più profondo della Giornata Internazionale delle Nazioni Unite e la sfida che dobbiamo raccogliere insieme.