A cosa serve il cerimoniale? A curare anche la «forma» dei comportamenti nelle cerimonie e nella vita istituzionale; in altre parole, il modo in cui l’autorità pubblica interpreta il ruolo che riveste. Dal Presidente della Repubblica al giovane funzionario, sono il rango e le attribuzioni detenute a modellare la rappresentazione di sé. E il cerimoniale ha il compito, appunto, di attribuire una forma.
Il libro Cerimoniale: la sostanza dietro la forma, scritto da Enrico Passaro, uno fra i massimi cerimonialisti italiani, mostra la sostanza che sostiene i comportamenti e le rappresentazioni formali. Per far questo, senza volere ignorare le radici storiche più antiche, l’autore parte dal 2 giugno 1946. Da lì nascono le regole fondamentali che definiscono le nuove Istituzioni repubblicane e da cui discendono la normativa, le consuetudini protocollari e i simboli del nostro Paese, a partire dalla figura del Capo dello Stato, «simbolo persona». Non più al vertice della nazione «per la grazia di Dio» e per diritto ereditario, il Presidente della Repubblica è un cittadino eletto dal Parlamento e dai rappresentanti delle Regioni, detentore della massima espressione simbolica e rappresentativa della nazione ma in una forma che riflette le modalità protocollari in uso in uno Stato repubblicano.
Oltre alla figura del Capo dello Stato, il 2 giugno ha modificato o sostituito gli altri simboli fondamentali nazionali: la bandiera, da cui è sparito lo stemma sabaudo, e l’inno, individuato felicemente ne Il Canto degli Italiani, musicato da Michele Novaro su testo di Goffredo Mameli. Fu anche introdotto, sebbene con molta fatica e solo nel 1948, il nuovo emblema dello Stato (non si può parlare di stemma perché non è strutturato araldicamente). Cambiò anche l’ordine delle precedenze delle cariche pubbliche e si costruì gradualmente un nuovo apparato onorifico-cavalleresco repubblicano.
In 134 pagine, il libro di Enrico Passaro costituisce un prezioso strumento di approfondimento sulle fonti del nostro ordinamento che hanno generato comportamenti istituzionali, rituali, prassi e consuetudini protocollari, a conferma che le forme dell’organizzazione trovano sostegno nella sostanza concreta di fatti storici, tradizioni, riferimenti normativi, assetti istituzionali, convenzioni internazionali. Prefazione di Luciana Lamorgese e postfazione dello storico Stefano Sepe.
Enrico Passaro
Cerimoniale: la sostanza dietro la forma. La storia, gli ideali, la Costituzione e l’organizzazione nei comportamenti delle Istituzioni, Napoli, Editoriale Scientifica.