Il libro “L’arduo cammino della coscienza. L’opposizione al regime nel Senato del Regno e il giuramento del 1931” scritto dal Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Pierpaolo Ianni ( cofondatore della Fondazione Insigniti OMRI) edito da Il Mulino, offre una prospettiva preziosa sulla storia politica e istituzionale dell’Italia durante gli anni della dittatura fascista. La prefazione della senatrice a vita Liliana Segre riveste particolare importanza, introducendo il contesto e la rilevanza storica dell’opera.
Attraverso una lente istituzionale, il volume si addentra nei corridoi del potere, esplorando l’atmosfera che permeava Palazzo Madama, la sede del Senato del Regno durante quel periodo cruciale per la storia d’Italia. L’autore analizza le riforme che hanno portato all’ascesa del fascismo e al tramonto dello Stato liberale, indagando su uno degli episodi più torbidi della macchina del consenso al fascismo. Uno dei punti focali del libro è il giuramento di fedeltà imposto nelle università italiane nel 1931 al quale aderirono oltre milleduecento docenti. Mentre la maggioranza dei membri della Camera Alta risultava allineata al fascismo, alcuni autorevoli senatori che erano anche illustri accademici, già in dissenso nel 1922 per la formazione del primo governo Mussolini, rifiutarono di giurare fedeltà al regime. Attraverso fonti bibliografiche e archivistiche italiane e straniere, Pierpaolo Ianni ricostruisce le vicende di alcuni protagonisti di quel difficile periodo storico, tra cui le vite dei senatori Vito Volterra, Nino Tamassia, Francesco Ruffini e Gaetano De Sanctis, quest’ultimo nominato senatore a vita in epoca repubblicana dal Presidente Luigi Einaudi.
In un mondo in cui l’indifferenza e il silenzio possono essere assordanti, “L’arduo cammino della coscienza” ci ricorda che la resistenza può assumere molte forme. “L’arduo cammino della coscienza” non è solo un libro, ma un viaggio nella storia di uomini che hanno scelto la via del coraggio e della libertà di coscienza. Attraverso lo studio delle loro biografie emergono i valori fondamentali su cui è stato costruito il nostro Stato democratico e la Costituzione che all’art. 33 afferma “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Questo libro è un tributo a coloro che dissero “no” quando tutto sembrava perduto. La loro voce è ancora viva e la loro coscienza continua a illuminare il nostro cammino.