Il 4 novembre è una data di profondo valore storico per l’Italia, un giorno in cui celebriamo l’Unità Nazionale e rendiamo omaggio al contributo delle Forze Armate. La Fondazione Insigniti OMRI, di cui mi onoro di essere co-fondatore e presidente del Comitato consultivo per la comunicazione istituzionale, parteciperà attivamente alle celebrazioni con un evento speciale organizzato insieme alla Prefettura di Messina. L’evento si terrà nello storico Teatro Vittorio Emanuele di Messina, dove il divulgatore storico Michele D’Andrea, membro autorevole della Fondazione, presenterà una conferenza-spettacolo che condurrà le autorità intervenute e le scolaresche presenti in un suggestivo viaggio attraverso voci, immagini, filmati e suoni per raccontare la storia della Grande Guerra in modo unico e coinvolgente. proporrà un originale percorso di voci, immagini, filmati e suoni per raccontare la Grande Guerra. La ricorrenza, che in passato veniva festeggiata la prima domenica di novembre, d’ora in poi sarà sempre ricordata il 4 novembre. La giornata rievoca l’Armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918 nella storica villa veneta di Padova, che segnò la resa dell’Impero Austro-Ungarico e la conclusione della Prima Guerra Mondiale. L’Italia si collocò [...]
La Cerimonia del Ventaglio: Un ponte tra stampa e istituzioni celebrato dalla Fondazione Insigniti OMRI
admin2024-07-24T14:27:53+00:00Il prossimo 24 luglio, al Quirinale, si svolgerà la tradizionale cerimonia di consegna del ventaglio al Presidente della Repubblica da parte dell'Associazione stampa parlamentare. Analoghe iniziative sono previste anche a Palazzo Madama e a Montecitorio, con i Presidenti di Senato e Camera. La storia di questo evento, ricca di curiosità, ha inizio nel lontano luglio del 1893, durante una lunga discussione sulla legge di riordino delle banche di emissione, quando alcuni giornalisti, presenti in tribuna stampa, ricorsero all'uso di ventagli per contrastare il caldo estivo. Giuseppe Zanardelli, all'epoca Presidente della Camera, notò la novità e, con tono scherzoso, osservò: "Almeno voi avete un ventaglio che vedo costantemente agitare". Questo commento spiritoso del Presidente divertì i giornalisti, che decisero di regalargli "un modesto ventaglietto" di carta. Tutti i corrispondenti e i rappresentanti dei giornali apposero la propria firma sul ventaglio, che sarebbe diventato il primo ad essere consegnato al Presidente della Camera. A quel tempo, una trentina di giornalisti selezionati con criteri rigorosi erano accreditati per seguire da vicino i lavori parlamentari. La tribuna stampa rappresentava una postazione esclusiva e di prestigio, frequentata da tutti i [...]
Da Venezia a Taormina: la leadership italiana del G7. I Presidenti Americani da Carter a Trump tra geopolitica e curiosità.
admin2024-06-11T12:51:33+00:00L'Italia si appresta a ospitare per la settima volta il G7, il vertice che riunisce i leader dei Paesi più industrializzati: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. L'evento, in programma dal 13 al 15 giugno a Borgo Egnazia, in Puglia, vede l'Italia protagonista nella definizione dell’agenda e nella stesura dei documenti finali. Nel 1980, l'Italia ha ospitato per la prima volta il G7 a Venezia, sull'isola di San Giorgio Maggiore, con il Presidente del Consiglio Francesco Cossiga al timone. L'atmosfera della vigilia del vertice è stata segnata dalla morte del Primo Ministro giapponese. Nel corso dei lavori, gli Stati Uniti hanno chiesto con fermezza la condanna dell'Iran per il sequestro di cittadini americani nell'ambasciata di Teheran. Il G7 del 1980 è stato il primo ad affrontare il tema delle emissioni di gas climalteranti, dimostrando una sensibilità precoce verso l'ambiente. Il Presidente Carter ha scelto di alloggiare all'Hotel Cipriani sull'Isola della Giudecca e ha sorpreso tutti, compreso il protocollo, partecipando con la moglie Rosalynn e la figlia Amy a una cena all'Antica Locanda Montin a Dorsoduro, mentre un temporale estivo rischiava di [...]
9 Maggio: nel ricordo di Aldo Moro e delle vittime degli anni di piombo, l’impegno delle Istituzioni per preservare la memoria.
admin2024-05-09T10:51:28+00:00La Fondazione Insigniti ONRI partecipa alle celebrazioni del Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo “nel ricordo di Aldo Moro e delle vittime degli anni di piombo, con una riflessione del Grande Ufficiale dott. Costantino Del Riccio, Presidente del Comitato consultivo della Fondazione per la comunicazione istituzionale Il Dott Del Riccio è stato Capo dell’Unità Speciale per la Documentazione Stampa del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica dal 2015 al 2022, ha maturato una lunga esperienza nel campo della comunicazione istituzionale. In precedenza sempre al Quirinale ha ricoperto per 15 anni le funzioni di Vicario del Consigliere del Presidente della Repubblica all'interno dell'Ufficio per la Stampa e la Comunicazione. La sua carriera è iniziata al Ministero dell’interno, dove ha prestato servizio sia nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza che nel Gabinetto del Ministro. Ecco il suo contributo 9 Maggio: nel ricordo di Aldo Moro e delle vittime degli anni di piombo, l'impegno delle Istituzioni per preservare la memoria. " E' lei il professor Tritto?"- "Si. Chi parla? "- " Brigate Rosse...dovrebbe dire alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell'onorevole Aldo Moro". 9 Maggio 1978: la [...]
Il Messaggio di fine anno dei Presidenti della Repubblica
admin2024-03-16T23:09:36+00:00I Messaggi di fine anno dei Presidenti della Repubblica: un po’ di storia e quella volta che parlò la signora Einaudi. Il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica non è previsto dalla Costituzione italiana ma con il tempo ha assunto un alto valore simbolico creando un rapporto diretto tra la più alta carica dello Stato e i cittadini, uno dei momenti più importanti della vita politica del Paese con una forte valenza mediatica. Ogni Presidente pronuncia durante il mandato sette messaggi di fine anno. Abbiamo avuto alcune eccezioni: Luigi Einaudi si fermò a quota sei non avendo inviato nessun messaggio alla fine del 1948 e Antonio Segni ne pronunciò solo due essendosi dimesso nel 1964 per motivi di salute. Diversa è la posizione dei Presidenti Napolitano e Mattarella che rieletti dal Parlamento hanno pronunciato più di sette discorsi di fine anno. Napolitano nove, Mattarella otto ma quest’ultimo potrà superare ogni record concludendo il mandato nel gennaio del 2029. Entrambi hanno pronunciato il discorso di fine "primo settennato" nel 2013 e nel 2021. Giuseppe Saragat insediatosi il 29 dicembre del 1964 parlò per la [...]
Le signore del Quirinale: un omaggio alle First ladies nella giornata dell’8 marzo. Un viaggio nelle storie e curiosità delle famiglie presidenziali.
admin2024-03-21T16:05:06+00:00Il ruolo della First lady nel contesto politico italiano, rappresentato dalla consorte del Presidente o, in sua assenza, dalla figlia, risulta un aspetto poco approfondito nella storia del Paese.La sfida nella definizione deriva dalla mancanza di un fondamento giuridico-costituzionale, collocando la funzione in una delicata zona di confine tra la sfera privata e quella pubblica.Le First ladies, nonostante la loro stretta vicinanza al Presidente della Republica, non vengono riconosciute come componenti della "presidential partnership" o del team presidenziale. Questo aspetto mette in luce il divario tra l'immagine ufficiale e la realtà delle loro attività mettendo in risalto dinamiche spesso contradditorie.Tra i dodici Presidenti del nostro Paese, Enrico De Nicola è l'unico celibe, mentre Giuseppe Saragat, Oscar Luigi Scalfaro, e Sergio Mattarella, tutti vedovi, hanno avuto le figlie: Ernestina, Marianna e Laura al loro fianco.In un'analisi dettagliata delle First ladies, emerge un quadro variegato: se Carla Voltolina e Giuseppa Sigurani, mogli rispettivamente di Sandro Pertini, e Francesco Cossiga, furono figure quasi invisibili, Carla Bissatini, consorte di Giovanni Gronchi, limitò la partecipazione agli eventi ufficiali. Vittoria Michitto, al contrario, innova la prassi apparendo al fianco di Giovanni Leone [...]