Questa mattina ho avuto il piacere di visitare Sismalab, un centro d’eccellenza internazionale per la sicurezza sismica, situato a Crispiano, in provincia di Taranto. Ho compiuto questa visita nella mia veste di presidente della Fondazione Insigniti OMRI, per sottolineare in modo concreto il nostro impegno nella valorizzazione di chi, con visione e coraggio, contribuisce a costruire un’Italia più sicura, innovativa e solidale.

Insieme al sindaco di Crispiano, Luca Lopomo, siamo stati accolti con grande professionalità e calore da Martina e Ciro Caramia, rispettivamente amministratrice e direttore tecnico dell’azienda, insieme al loro straordinario team. Un incontro che ci ha permesso di toccare con mano una realtà che unisce alta tecnologia, visione imprenditoriale e profondo radicamento nel territorio.

C’è un angolo della Puglia dove la parola “crisi” non è sinonimo di resa, ma di opportunità. Dove l’ingegno e la determinazione trasformano le difficoltà in occasioni di rilancio. È qui che nasce Sismalab, una delle realtà più avanzate al mondo nel campo della sicurezza sismica.

Le origini di questa eccellenza risalgono a oltre trent’anni fa, quando la Pneoil — prima azienda del gruppo — nasce per fornire impianti oleodinamici al polo industriale dell’Ilva. Un punto di riferimento tecnologico per il territorio, che però, con l’aggravarsi della crisi del colosso siderurgico, ha vissuto un periodo di grande difficoltà. È nel 2009, in uno dei momenti più complessi, che Martina e Ciro Caramia decidono di rilanciare l’attività, ispirati anche dalla consapevolezza generata dal tragico sisma dell’Aquila. Da quella scelta coraggiosa nasce Sismalab: un laboratorio all’avanguardia, specializzato nel testare dispositivi antisismici secondo rigorosi standard internazionali, destinati sia all’edilizia pubblica che privata.

Oggi Sismalab è un punto di riferimento europeo: oltre 14.000 dispositivi testati, clienti in quattro continenti, collaborazioni con università, istituzioni e aziende leader nel settore dell’ingegneria civile. Un risultato costruito su una formula tanto semplice quanto rara: eccellenza tecnica, visione imprenditoriale e un forte legame con il territorio.

«Abbiamo creduto che anche in un piccolo paese del Sud potesse nascere qualcosa di grande — raccontano i fondatori —. E abbiamo voluto farlo senza andare via, investendo qui, nella nostra terra, creando lavoro, innovazione e valore aggiunto.»

Nel laboratorio di Crispiano si simulano i movimenti sismici più violenti per testare in sicurezza isolatori, giunti e dispositivi fluidodinamici progettati per proteggere ospedali, scuole, ponti ed edifici strategici. Una sfida tecnica di altissimo livello, portata avanti da una squadra giovane, competente e multidisciplinare.

Ma Sismalab non è solo innovazione tecnologica: è anche cultura della prevenzione. Nel 2018 ha collaborato con la Protezione Civile e le istituzioni locali per ospitare la mostra itinerante “Terremoti d’Italia”, aprendo le sue porte a studenti e cittadini per promuovere la conoscenza del rischio sismico.

Crispiano, così, diventa simbolo di un’Italia che resiste, che innova, che costruisce. Un esempio concreto di come la resilienza imprenditoriale possa trasformarsi in un impatto positivo, locale e globale. In un Paese in cui spesso si parla di “fuga dei cervelli”, questa è la storia di chi ha scelto di restare. E ha scosso le fondamenta dell’innovazione per costruire sicurezza.